La 58enne Lucia Salemme arrestata per omicidio volontario, in casa la figlia e la nipotina di 7 anni
Una lite familiare finita nel sangue. È accaduto la scorsa notte a Forcella, cuore del centro storico di Napoli, dove Lucia Salemme, 58 anni, casalinga, ha ucciso il marito Ciro Rapuano, 59 anni, colpendolo con numerose coltellate nella loro abitazione di via Sant’Arcangelo a Baiano.
La tragedia è avvenuta nella camera da letto, poco dopo le 2. In casa c’erano anche la figlia della coppia, una trentenne, e la nipotina di 7 anni. La prima, svegliata dalle urla, si è precipitata nella stanza e ha visto la madre colpire il padre con un coltello. La bambina, invece, ha continuato a dormire ed è rimasta all’oscuro della scena.
Il racconto della donna: “Mi stava aggredendo”
Secondo quanto riferito agli agenti della Squadra Mobile e al pm Giuliana Giuliano della sezione “fasce deboli”, la donna avrebbe agito per difendersi. Rapuano, che lavorava in un garage, l’avrebbe minacciata e colpita con un coltello procurandole una grave ferita al braccio. Operata d’urgenza, è stata suturata con oltre 30 punti.
La 58enne ha raccontato che, durante la colluttazione, ha notato un secondo coltello nascosto sotto il cuscino del marito. L’ha afferrato e lo ha colpito ripetutamente, anche alla schiena, fino a ucciderlo. Subito dopo ha chiamato il 113, dicendo: “Correte, mio marito mi ha accoltellato”.
Nessuna denuncia in passato, il quartiere incredulo
Nonostante i racconti di anni di minacce e aggressioni subite, non risultano denunce né segnalazioni di liti tra i coniugi. Entrambi erano incensurati.
Il quartiere è rimasto sconvolto. “Lucia è sempre stata una bravissima persona, non capisco come sia potuto accadere” racconta Lina, un’amica di vecchia data. “Si è sempre dedicata alla famiglia, non ha mai detto di aver subito violenze. Per noi è un fulmine a ciel sereno”.
Anche altri vicini confermano la stessa immagine: “Si è sempre comportata bene con tutti. Lui invece in passato aveva avuto problemi con la droga, ma sembrava tutto rientrato”. L’uomo pubblicava ultimamente diversi versetti della Bibbia che sembravano far riferimento ad un astio personale.
L’arresto e le indagini
Sul posto, gli agenti del Commissariato Decumani e dell’Upgsp hanno trovato due coltelli di grosse dimensioni, entrambi sequestrati. Dopo le cure all’ospedale Vecchio Pellegrini, Salemme è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario e trasferita nel carcere di Secondigliano.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, proseguono per chiarire i dettagli e ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto.