Dolore, speranza e un’intera comunità in attesa di notizie positive: Villammare vive ore di grande angoscia per il piccolo Pietro, ricoverato in gravi condizioni al Santobono di Napoli. Intanto la magistratura avvia le prime misure cautelari.
Un’intera comunità con il fiato sospeso
Villammare, piccolo centro del Golfo di Policastro in provincia di Salerno, sta vivendo uno dei momenti più dolorosi e drammatici della sua storia recente. Tutta la comunità si è stretta intorno al piccolo Pietro, il bambino di appena nove mesi ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Santobono di Napoli. Le sue condizioni restano gravissime e la prognosi è ancora riservata (presenta fratture al cranio e agli arti).
Il bimbo era arrivato in coma al pronto soccorso di Sapri lo scorso giovedì, vittima di lesioni così gravi da richiedere il trasferimento immediato nel reparto di terapia intensiva pediatrica a Napoli. Da allora è iniziata una lunga e angosciante attesa, scandita dall’altalena di bollettini medici e dal silenzio pieno di apprensione di familiari, amici e conoscenti.
La veglia di preghiera: Villammare si raccoglie in un unico abbraccio
In queste ore di trepidazione, la risposta del paese non si è fatta attendere. Nella chiesa di Maria Santissima di Portosalvo, centinaia di persone si sono riunite in una veglia di preghiera. Un momento di raccoglimento collettivo, carico di emozione, fede e speranza.
A presiedere la funzione è stato il parroco don Vincenzo Contaldi, che ha saputo dare voce al dolore e al desiderio di speranza che accomuna tutta la comunità:
“In questo momento preghiamo e ci rivolgiamo al Signore perché Pietro possa ritornare tra noi sano e salvo, come qualsiasi altro bambino. Oggi Villammare si inginocchia unita per lui.”
Presenti alla veglia non solo i parrocchiani, ma anche le istituzioni cittadine, le associazioni locali e moltissimi semplici cittadini, visibilmente commossi, che hanno voluto esprimere la loro vicinanza al piccolo e alla sua famiglia.
Il sindaco: “Siamo distrutti. Attendiamo notizie con il cuore in gola”
La commozione è forte anche nelle parole del sindaco di Villammare, Manuel Borrelli, che ha seguito da vicino ogni sviluppo della vicenda:
“Da primo cittadino, da padre e da uomo, non ci sono parole per esprimere il dolore che stiamo vivendo. L’intera comunità è profondamente provata. Ogni giorno attendiamo notizie da Napoli, con la speranza che Pietro riesca a superare questa prova così difficile.”
Borrelli ha anche voluto sottolineare il pieno sostegno all’operato degli inquirenti, che nelle stesse ore stanno portando avanti le indagini.
Le indagini: prima svolta giudiziaria, sospesa la responsabilità genitoriale della madre
Sul fronte giudiziario, proprio nelle ultime ore è arrivata una svolta significativa. Su decisione della magistratura è stata temporaneamente sospesa la responsabilità genitoriale della madre del piccolo Pietro, con relativo divieto di avvicinamento ai due figli minori.
Una misura cautelare necessaria – spiegano fonti investigative – per tutelare i minori e consentire alle indagini di proseguire senza condizionamenti o pressioni ambientali. La decisione del tribunale di sorveglianza dei minorenni di Potenza riguarda anche il padre e i nonni per le mancate segnalazioni delle fratture.
‘Mio cognato si è trovato in mezzo, è un pezzo di pane’
Al momento, non vengono forniti ulteriori dettagli per rispettare il riserbo necessario, ma gli inquirenti stanno lavorando per chiarire pienamente le cause delle gravi lesioni riportate dal bambino e le eventuali responsabilità. Il compagno della donna è già stato ascoltato.
“Una situazione scomoda per mio cognato, è stato troppo buona ad aiutarla e si è trovato in mezzo. Ci metto la mano sul fuoco, mio cognato è un bravissimo papà. Non darebbe uno schiaffo a un suo figlio, figuriamoci al figlio altrui. Qualcosa c’è stato, ma mio cognato non c’entra, è un pezzo di pane. Lei mi sembrava una brava ragazza” – ha riferito un parente dell’uomo a La vita in diretta.
Una comunità unita tra il dolore e la speranza
Il dramma di Pietro ha toccato profondamente anche tante persone al di fuori di Villammare. La storia del piccolo è diventata in poche ore simbolo di un dolore collettivo che attraversa ogni famiglia, ogni genitore, ogni cuore sensibile.
Tutti sperano ora in un lieto fine. Intanto, le preghiere continuano a salire da Villammare come un unico, accorato grido di speranza. In queste ore sospese, la fede rappresenta l’unico appiglio per una comunità che non vuole arrendersi.
La delicatezza delle indagini sui minori: il difficile lavoro della magistratura
Le indagini in casi come questi sono complesse e delicate, soprattutto quando coinvolgono minori indifesi. La procura sta lavorando a stretto contatto con i servizi sociali e i sanitari, valutando ogni elemento con estrema cautela per ricostruire l’intera vicenda.
La temporanea sospensione della responsabilità genitoriale non costituisce al momento una colpa accertata, ma una misura precauzionale a tutela dei bambini. Sarà compito degli inquirenti verificare se vi siano stati episodi di incuria, maltrattamenti o altre dinamiche che abbiano causato il dramma attuale.