Alta tensione all'arrivo di Baby Gang con la Ferrari in zona off limitsAlta tensione all'arrivo di Baby Gang con la Ferrari in zona off limits

La serata degenerata al Carroponte di Sesto San Giovanni

Un concerto che avrebbe dovuto essere una festa si è trasformato in una serata di caos e violenza. È successo la sera di sabato14 giugno al Carroponte di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, durante l’esibizione del rapper Baby Gang. L’artista è arrivato sul posto a bordo della sua Ferrari, tentando di accedere con l’auto a un’area pedonale vietata al traffico e riservata esclusivamente al personale e agli artisti.

L’ingresso vietato ha immediatamente attirato l’attenzione degli steward e della sicurezza, che hanno cercato di bloccare il trapper. A quel punto, alcuni membri dell’entourage di Baby Gang sono intervenuti, accendendo la miccia che ha fatto esplodere la situazione.

La colluttazione e l’intervento della polizia

Ne è nato un acceso scontro verbale, rapidamente degenerato in violenza fisica. Alcuni degli amici del rapper hanno aggredito gli steward e si sono verificati lanci di bottiglie, non solo verso gli addetti alla sicurezza ma anche verso gli agenti della Polizia presenti per garantire l’ordine pubblico durante il concerto.

Durante la colluttazione, due steward sono rimasti feriti, riportando contusioni, mentre gli agenti hanno immediatamente richiesto rinforzi. Grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine, la situazione è stata riportata sotto controllo prima che degenerasse ulteriormente.

Arrestato un membro dell’entourage: chi è Néza

Nel corso dei controlli successivi, gli agenti hanno arrestato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale uno dei componenti dell’entourage di Baby Gang: si tratta di Anes Mihoued, 21 anni, conosciuto artisticamente come Néza, anch’egli appartenente al mondo della musica trap.

L’accusa nei suoi confronti è pesante: avrebbe fisicamente ostacolato l’operato della polizia durante il tentativo di sedare la rissa, aggravando così la sua posizione giudiziaria.

I video virali dell’aggressione: lo sputo e la tensione

La scena ha avuto ampio risalto sui social network: diversi spettatori presenti hanno ripreso l’arrivo della Ferrari, l’inizio della discussione e i momenti concitati che ne sono seguiti. In uno dei video diventati virali si vede chiaramente uno spettatore che, in segno di protesta, sputa sull’auto del trapper. Viene poi immediatamente allontanato dai familiari per evitare ulteriori tensioni.

Le immagini hanno fatto rapidamente il giro del web, alimentando il dibattito sulla sicurezza durante i concerti e sull’atteggiamento di alcuni artisti e dei loro entourage.

Baby Gang nel mirino della cronaca

Non è la prima volta che Baby Gang, pseudonimo di Zaccaria Mouhib, finisce al centro delle cronache per episodi controversi legati alla sua vita privata e professionale. Già in passato il rapper aveva attirato su di sé l’attenzione per vicende giudiziarie, polemiche e comportamenti sopra le righe.

L’episodio di sabato ha riacceso il dibattito anche sulla gestione dell’ordine pubblico durante eventi musicali che attirano migliaia di giovani, alcuni dei quali emulano i comportamenti estremi dei propri beniamini.

Indagini in corso

Le indagini proseguono per identificare eventuali altri responsabili coinvolti nella colluttazione. La polizia sta acquisendo ulteriori immagini video e testimonianze per ricostruire l’intera dinamica della serata e verificare eventuali altre responsabilità penali.

Intanto, Néza rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre il Carroponte, uno dei principali poli musicali estivi dell’area milanese, valuta l’introduzione di ulteriori misure di sicurezza per i prossimi eventi.

Il sindaco di Sesto San Giovanni: ‘Ha messo a rischio la sicurezza dei presenti’

‘Condanno con fermezza quanto accaduto sabato sera in occasione del concerto del rapper 
Baby Gang” – ha dichiarato il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, commentando quanto accaduto al carroponte prima del concerto del trapper. “Il personaggio in questione ha parcheggiato in una zona pedonale e, nel farlo, ha messo a rischio la sicurezza delle persone presenti, Urtando con l’auto uno degli operatori che stavano svolgendo il proprio lavoro. Senza fermarsi. Una volta scesa dall’auto, ha aggredito un altro steward, colpendolo con un pugno”, riferisce il primo cittadino.

”Grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine, il suo veicolo è stato immediatamente rimosso ed è stato tratto in arresto un altro trapper, anch’egli responsabile dei disordini”, prosegue Di Stefano, esprimendo “solidarietà agli operatori per quanto accaduto e un ringraziamento ai nostri agenti per l’intervento. A Sesto San Giovanni non c’è spazio per chi fa uso della violenza. La sicurezza dei cittadini e il rispetto delle regole vengono prima di tutto”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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