Mediaset piazza il colpaccio e sottrae il format alla Rai
La telenovela è finita. La fumata bianca è arrivata.
Pier Silvio Berlusconi, dopo settimane di retroscena e tensioni sotterranee, piazza il colpo che ribalta il tavolo: Mediaset si riprende “Ok, il Prezzo è Giusto!”, lo storico brand del suo pomeriggio anni d’oro. Il ribaltone è stato anticipato da Giuseppe Candela di Dagospia.
Un gioco di abilità non solo televisiva, ma strategica.
Perché il format, prodotto da Fremantle, era già stato ufficializzato dalla Rai: inserito sul sito di Rai Pubblicità, previsto nel prime time di Rai 1 con la conduzione di Flavio Insinna. Tutto fatto, tutto pronto. Sembrava.
Poi il colpo di scena. Uno di quelli alla Cologno Monzese: rapido, chirurgico, imprevedibile.
La Rai resta col cerino in mano. Mediaset si riprende ciò che è sempre stato suo: un pezzo di identità televisiva.
Dietro le quinte dell’accordo-lampo
Dopo il successo monstre del reboot de La Ruota della Fortuna — quasi 5,8 milioni e il 27% di share — Fremantle spingeva per riportare in vita anche l’altro titolo di culto, il fratello gemello dei game show pomeridiani del Biscione.
Era tutto apparecchiato per il salto sulla TV pubblica, ma il ritorno a “casa madre” ha cambiato i giochi.
Mediaset ha chiuso l’intesa, superando la Rai e riportando il format là dove ha vissuto quasi vent’anni di gloria ininterrotta.
Il retroscena gustoso?
In Rai non avrebbe neppure potuto chiamarsi “Ok, il Prezzo è Giusto!”: il titolo sarebbe di proprietà Mediaset.
Quindi, oltre al format, sarebbe mancata anche la magia del nome.
Il fantasma di Iva Zanicchi: “Se lo fate senza di me, flop assicurato”
Nel frattempo, sullo sfondo, aleggia l’anatema di Iva Zanicchi, voce iconica e volto indimenticabile del programma.
«Ricordatevi che se lo fate senza di me sarà un flop tremendo», aveva tuonato.
E la frase ora pesa.
Perché il format dovrà essere restilizzato pesantemente: linguaggio, ritmo, scenografia, meccaniche.
E soprattutto, dovrà decidere chi metterà al timone.
Le voci — insistenti — portano a Max Giusti già rodato nel campo dei game.
Ma il pubblico sogna la soluzione più nostalgica:
Iva Zanicchi di nuovo alla conduzione, affiancata da Giusti in un mix esplosivo tra tradizione e contemporaneità.

