L’ex numero uno del mondo: ‘Vedevo due palline arrivare verso di me’
Monica Seles, leggenda del tennis mondiale e vincitrice di nove titoli del Grande Slam, ha scelto di raccontare pubblicamente una battaglia personale che combatte da tre anni: la miastenia gravis, una malattia neuromuscolare autoimmune che provoca stanchezza e debolezza muscolare.
La diagnosi, arrivata nel 2022, ha segnato un nuovo capitolo della sua vita. “Vedevo due palline arrivare verso di me invece di una. Ho capito che c’era qualcosa che non andava”, ha rivelato Seles all’Associated Press. All’inizio erano episodi sporadici durante partite amatoriali con amici e familiari, ma presto sono comparsi altri sintomi: debolezza a braccia e gambe, al punto che anche asciugarsi i capelli è diventato difficile.
Il percorso verso la diagnosi
La campionessa si è rivolta a un neurologo, che ha confermato la presenza della malattia. “Quando mi è stata diagnosticata, ho pensato: Cosa?!”, ricorda. L’impatto emotivo è stato forte e la scelta di parlarne non è stata immediata: “Mi ci è voluto tempo per assimilarlo e per aprirmi. È una cosa difficile, influisce parecchio sulla mia vita quotidiana”.
Secondo il National Institute of Neurological Disorders and Stroke americano, la miastenia gravis è una patologia cronica che colpisce i muscoli volontari, rendendo complicati anche gesti semplici.
Una vita fatta di “reset”
Monica Seles descrive la sua vita con una metafora tennistica: il “reset”. Il primo lo ha affrontato quando, giovanissima, si è trasferita negli Stati Uniti dalla Jugoslavia senza conoscere la lingua e lasciando la famiglia. Il secondo è arrivato con la fama: “Diventare una grande giocatrice è un reset, perché fama, denaro e attenzione cambiano tutto. Per una sedicenne è difficile affrontare tutto questo”.
Il terzo reset è stato dopo il drammatico accoltellamento durante un match ad Amburgo nel 1993, dal quale tornò in campo due anni dopo, proprio agli US Open. “Il modo in cui mi hanno accolta non lo dimenticherò mai”, racconta.
Oggi, la diagnosi di miastenia gravis rappresenta un nuovo, ulteriore reset: “Come dico sempre ai ragazzi che seguo: bisogna adattarsi, la palla rimbalza e bisogna adattarsi. È quello che sto facendo ora”.
US Open 2025: un anniversario speciale
Gli US Open del 2025 avranno per lei un significato particolare: saranno passati esattamente 30 anni dal suo ritorno in campo dopo l’aggressione. Un momento di sport e di vita che ha lasciato un segno indelebile, e che oggi si intreccia con la sua nuova sfida personale.
Oggi Monica Seles vive una “nuova normalità”, affrontando giorno dopo giorno la malattia con lo stesso spirito che l’ha portata ai vertici del tennis mondiale: resilienza, disciplina e capacità di rimettersi in gioco.