Marco Bonamico, soprannominato il ‘Marine’ per il suo stile di gioco aggressivo e il look inconfondibile, è morto a 68 anni all’ospedale Bellaria di Bologna dopo una lunga malattia. Nato a Genova il 18 gennaio 1957, Bonamico è stato un protagonista assoluto del basket italiano negli anni ’70 e ’80, punto fermo della Nazionale di Sandro Gamba.
Con la maglia azzurra ha conquistato l’argento olimpico a Mosca nel 1980 e l’oro europeo a Nantes nel 1983. In carriera ha disputato 154 partite in Nazionale, segnando 754 punti.
I successi con la Virtus e l’impatto nel basket italiano
Legato profondamente alla Virtus Bologna, con cui ha vinto due scudetti e due Coppe Italia, ha vestito anche le maglie di Fortitudo Bologna, Siena, Milano, Forlì e Udine. Fu tra i primi a sfruttare il tiro da tre punti, introdotto negli anni ’80, diventando un riferimento per le ali moderne.
Dopo il ritiro, ha continuato a contribuire al mondo del basket come commentatore Rai e presidente della Legadue. Il suo carisma e la sua voce hanno accompagnato generazioni di appassionati.
Il ricordo commosso del mondo dello sport
Dan Peterson: “Un ragazzo speciale, un giocatore fondamentale”
Tra i primi a ricordarlo pubblicamente, coach Dan Peterson: “Nel 1976 giocavamo contro Varese per lo scudetto. Gigi Serafini uscì per falli e mandai in campo Bonamico, appena 19enne. Marcò Bob Morse, il miglior realizzatore italiano, tenendolo a 11 punti. Quel giorno vinimmo e lui fu decisivo. Era il nostro Marine”.
Dino Meneghin: “Creativo, simpatico, un fratello per tutti noi”
Dino Meneghin, compagno in Nazionale, ha dichiarato: “Ci eravamo sentiti per il compleanno. Era discreto, non sapevamo nulla della malattia. Resterà per sempre nella nostra memoria: determinato, leale, un vero combattente”.
Renato Villalta: “Perdo un fratello”
Anche Renato Villalta, suo grande amico e compagno nella Virtus, ha parlato con dolore: “Non solo un compagno di squadra, ma un fratello. Marco ha lasciato un segno profondo in chiunque lo abbia conosciuto”.
Il saluto di Bologna e della pallacanestro italiana
Virtus Bologna, Fortitudo, e tante società hanno espresso il proprio cordoglio. Il sindaco Matteo Lepore e il senatore Casini hanno ricordato pubblicamente Bonamico, sottolineando quanto fosse amato anche come uomo, oltre che come atleta.
Un’eredità sportiva e umana che resterà viva
Il ‘Marine’ ha segnato un’epoca. Il suo spirito combattivo, il talento e la generosità lo rendono un’icona dello sport italiano. La sua eredità vivrà nei ricordi dei tifosi, nei racconti dei colleghi e nell’affetto della sua città, Bologna.
Marco Bonamico non è stato solo un grande cestista, ma un simbolo di dedizione, passione e coraggio. L’Italia del basket lo saluta con profondo affetto. Il ‘Marine’ continuerà a vivere nei cuori di chi ha avuto il privilegio di vederlo in campo e di conoscerlo fuori.