Undici persone sono finite in ospedale per intossicazione alimentare a CagliariUndici persone sono finite in ospedale per intossicazione alimentare a Cagliari

Il pranzo che si è trasformato in incubo

Doveva essere una normale pausa pranzo tra colleghi, si è trasformata in un’emergenza sanitaria che ha coinvolto ambulanze, ospedali e forze dell’ordine. Undici persone sono finite in ospedale nel primo pomeriggio di lunedì 1° settembre, dopo aver consumato un piatto a base di tonno in un bar-ristorante del centro città.

I primi malori si sono manifestati a distanza di pochi minuti: nausea, dolori addominali, vomito e, in alcuni casi, rash cutanei. I soccorritori del 118, allertati dal locale, hanno trasferito dieci persone in pronto soccorso, mentre l’undicesima si è presentata autonomamente. Fortunatamente, le condizioni di tutti i pazienti non destano preoccupazione immediata, ma il caso ha acceso un campanello d’allarme.


Qual è stata la causa dell’intossicazione?

Secondo le prime ipotesi, il sospetto ricade proprio sul tonno servito come ingrediente principale del piatto consumato dagli impiegati. Gli investigatori non escludono che si possa trattare di sindrome sgombroide, una forma di intossicazione provocata da una cattiva conservazione del pesce.

Gli specialisti spiegano che il tonno, se non mantenuto a temperature idonee, può sviluppare istamina, una sostanza che scatena reazioni simili a quelle allergiche: arrossamenti, prurito, mal di testa e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie.


I controlli dei Nas e i rilievi sul posto

Sul luogo dell’episodio sono arrivati i carabinieri del Comando provinciale di Cagliari insieme ai militari del Nas. I controlli si sono concentrati sulla cucina del ristorante-bar, sui frigoriferi, sulle celle di conservazione e sulla tracciabilità dei prodotti.

Gli investigatori stanno raccogliendo campioni di alimenti per le analisi di laboratorio e verificando la catena di approvvigionamento del tonno, dal fornitore al momento della somministrazione in sala. Gli accertamenti dovranno stabilire se la contaminazione sia avvenuta durante il trasporto, lo stoccaggio o la preparazione dei piatti.


Una vicenda che riaccende il tema della sicurezza alimentare

L’episodio riporta sotto i riflettori un problema che, negli ultimi anni, ha sollevato più di una preoccupazione: la sicurezza alimentare nella ristorazione collettiva.

Secondo i dati del Ministero della Salute, ogni anno in Italia si registrano centinaia di casi di intossicazioni legate a pesce, molluschi e crostacei. In particolare, il tonno è tra gli alimenti più a rischio quando la catena del freddo non viene rispettata con rigore assoluto.

Gli esperti ricordano che bastano poche ore a temperatura ambiente perché si creino le condizioni ideali per la proliferazione batterica o per la formazione di sostanze tossiche.


Le condizioni delle persone coinvolte

Dei 11 pazienti trasportati negli ospedali di Cagliari, 10 sono stati ricoverati al pronto soccorso del Brotzu, uno al SS. Trinità. Nessuno si trova in pericolo di vita: i sintomi sono stati contenuti con terapie di supporto e osservazione clinica.

Al momento non risultano ulteriori casi collegati, ma le autorità sanitarie mantengono alta l’attenzione per escludere eventuali nuovi episodi.


Le indagini e i prossimi passi

La Procura di Cagliari potrebbe aprire un fascicolo per valutare eventuali responsabilità. L’attività investigativa dovrà accertare se si sia trattato di una semplice negligenza nella conservazione del tonno o di una violazione più grave delle norme igienico-sanitarie.

Intanto il locale interessato dall’episodio rimane sotto la lente dei Nas: non si esclude la possibilità di sanzioni o provvedimenti amministrativi in attesa degli esiti delle analisi.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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