Ciro Grillo, rinviata l'udienza prima della sentenza per il terribile lutto che ha colpito il giudice Marco ContuCiro Grillo, rinviata l'udienza prima della sentenza per il terribile lutto che ha colpito il giudice Marco Contu

Chi era Pietro Contu?

Si chiamava Pietro Contu ed aveva appena 22 anni il giovane morto tragicamente ieri a Roma, dopo essere stato investito da un convoglio della metropolitana alla fermata San Paolo della linea B. Un destino crudele che ha sconvolto non solo la capitale ma anche la Sardegna, sua terra d’origine, e l’intera magistratura italiana.

Il ragazzo era figlio di Marco Contu, presidente della sezione del tribunale di Tempio Pausania, che proprio oggi avrebbe dovuto presiedere l’udienza finale del processo che vede imputati Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese.

La dinamica dell’incidente a Roma

Secondo le prime ricostruzioni, Pietro sarebbe finito sui binari pochi istanti prima del passaggio del treno, che non ha potuto evitarlo. La polizia, intervenuta sul posto, non esclude l’ipotesi del gesto volontario, ma al momento le indagini restano aperte per chiarire ogni dettaglio.

La notizia si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenti amici, familiari e colleghi del padre, colpito da un lutto improvviso proprio alla vigilia di una delle udienze più attese degli ultimi anni.

Processo Grillo jr. rinviato: quando sarà la nuova udienza?

L’udienza prevista per oggi, 3 settembre, che avrebbe dovuto chiudersi con le controrepliche e la sentenza, è stata immediatamente rinviata al 22 settembre alle ore 10.30.

La decisione è stata inevitabile: il presidente Contu, nonostante il senso del dovere, non avrebbe potuto affrontare un compito così gravoso poche ore dopo la tragedia familiare.

Le polemiche sul rinvio: cosa è accaduto in aula?

Nelle ore successive non sono mancate tensioni. Secondo quanto riportato, la presidente del Tribunale di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, avrebbe ipotizzato la possibilità di proseguire l’udienza già l’indomani. Un’ipotesi che ha sollevato reazioni indignate dentro e fuori dall’aula.

“È inaccettabile pensare che un padre, appena colpito da un lutto così devastante, possa tornare in udienza come se nulla fosse accaduto” – ha commentato l’avvocato Alessandro Vaccaro, difensore di uno degli imputati.

Sulla stessa linea anche l’avvocata Giulia Bongiorno, che tutela la presunta vittima: “Abbiamo apprezzato il senso del dovere del presidente, ma proprio per questo abbiamo detto ‘no grazie’”.

Il cordoglio del Csm e delle istituzioni

La tragedia ha scosso anche il Consiglio Superiore della Magistratura. Il consigliere Enrico Aimi (FI) ha espresso “sentite condoglianze” al presidente Contu, definendo “algida e disumana” l’eventuale ipotesi di continuare il processo il giorno successivo alla morte del figlio.

Lo stesso Aimi ha annunciato l’intenzione di chiedere l’apertura di un approfondimento in seno al Csm, per chiarire le circostanze e ribadire l’importanza dell’equilibrio umano prima ancora che professionale nei magistrati.

Funerali e dolore collettivo

I funerali di Pietro Contu si terranno a breve, probabilmente nella sua città di origine. Nel frattempo, la comunità di Tempio Pausania e l’intero mondo della giustizia si stringono attorno al presidente Contu e alla sua famiglia, travolta da un dolore indicibile.

La morte di Pietro non è solo una tragedia privata ma un evento che ha toccato profondamente anche la dimensione pubblica, arrivando a influenzare uno dei processi più seguiti degli ultimi anni.

Cosa accadrà il 22 settembre?

Il processo a Ciro Grillo e agli altri tre imputati riprenderà il 22 settembre. In quell’occasione verranno ascoltate le ultime controrepliche delle difese e, salvo imprevisti, sarà pronunciata la sentenza.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *