Al Bano sogna di gareggiare da concorrente a Sanremo per un ultima voltaAl Bano

Dopo oltre due anni di assenza dalla scena russa, Al Bano torna ad esibirsi in Russia. Lo farà il 20 giugno a San Pietroburgo, con un concerto definito “per la pace”, in un momento in cui il conflitto tra Russia e Ucraina resta lontano da una soluzione.

Una scelta controversa

“Sono amico di chi ama la pace” – ha dichiarato Al Bano in un’intervista all’Ansa rispondendo preventivamente alle critiche. Il cantautore pugliese, da sempre amatissimo in Russia, ha spiegato che la sua decisione vuole essere un gesto simbolico: “La guerra impoverisce, uccide, distrugge le famiglie. Non possiamo restare fermi”.

Con lui sul palco ci sarà anche Iva Zanicchi, che ha accettato l’invito per questa occasione speciale. “Sarà con me e i miei musicisti” – fa sapere. Al Bano ha ricordato come già in passato abbia partecipato ad iniziative politicamente rilevanti, come il concerto in Grecia nel 1970 sotto la dittatura dei Colonnelli, o la sua celebre “Libertà”, diventata colonna sonora della rivoluzione rumena.

La missione per Gaza

Negli ultimi mesi Al Bano ha preso parte anche ad un’iniziativa per la pace a Gaza. Lo scorso aprile si è recato a Gerusalemme e Betlemme, nei territori palestinesi, per una missione organizzata dalla fondazione ‘L’Isola che non c’è’. Con lui c’erano l’arcivescovo emerito di Taranto Filippo Santoro e il presidente della stessa fondazione, Franco Giuliano.

La delegazione è stata ricevuta tra gli altri dal patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa. “E’ stato un incontro meraviglioso – ricorda Al Bano -. E’ ora di dire basta ai bambini nati per vivere e uccisi dalla fame. E’ un’assurdità che non si può accettare, che rimarrà sulla coscienza di chi non si muove”. 

I precedenti e le reazioni

Due anni fa Al Bano aveva annunciato che non sarebbe più tornato in Russia finché non fosse arrivata “la parola pace”. Da allora, solo Pupo ha continuato ad esibirsi in terra russa. La scelta attuale di Al Bano, dunque, spacca l’opinione pubblica: per alcuni un gesto coraggioso e pacificatore, per altri una mossa inopportuna in un contesto ancora di guerra.

Il cantante si dice consapevole delle critiche: “Le reazioni in Italia ci saranno, certo. Ma piuttosto che avere paura, è meglio avere il coraggio di vivere”. E le critiche sui social nei confronti dell’artista di Cellino San Marco non sono mancate.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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