Gli scenari cambiano dopo il 4-2 di Hampden Park: Danimarca in fascia 1, Polonia insidia in finale
La notte che riporta la Scozia al Mondiale dopo 26 anni riscrive anche il percorso dell’Italia nei playoff. Il clamoroso 4-2 di Hampden Park contro la Danimarca, firmato al 98’ da una prodezza da centrocampo di McLean, cambia infatti l’intera geografia delle fasce. La Danimarca, battuta e retrocessa al secondo posto del gruppo C, dovrà passare dagli spareggi ma — per effetto del ranking — verrà inserita in fascia 1, evitando così un possibile incrocio con gli Azzurri di Gattuso in semifinale. La Polonia, invece, scivola in fascia 2: uno scenario tutt’altro che rassicurante in caso di finale.
La Scozia compie l’impresa: 4-2 alla Danimarca e qualificazione diretta
Partita folle a Glasgow. La Scozia, costretta a vincere per strappare il biglietto diretto per il Mondiale, parte con una rovesciata spettacolare di McTominay dopo appena tre minuti. Hojlund, compagno di squadra del centrocampista al Napoli, ristabilisce la parità dal dischetto al 57’. Poi il rosso a Kristensen al 62’ apre un match caotico: Shankland porta avanti gli scozzesi al 78’, Dorgu pareggia all’82’, ma nel recupero la spinta di Hampden Park diventa travolgente. Tierney fa 3-2 al 93’ e McLean, al 98’, vede Schmeichel fuori dai pali e lo infila con una traiettoria da metà campo che vale la qualificazione diretta.
Bosnia sprecona: l’Austria va ai playoff, ai balcanici non basta l’illusione Tabakovic
Anche la Bosnia sfiora l’impresa, ma si scioglie nella ripresa a Vienna. Tabakovic illude la squadra di Barbarez, poi una rocambolesca traversa e un’uscita mancata del portiere spalancano la strada al pareggio di Gregoritsch al 77’, che regala all’Austria l’1-1 decisivo. Bosnia ai playoff ma in terza fascia, condizione che potrebbe trasformarla in avversaria degli Azzurri in una eventuale finale.
Italia testa di serie: chi può pescare in semifinale
Da testa di serie, l’Italia avrà un vantaggio significativo: in semifinale affronterà solo squadre di quarta fascia, cioè le nazionali che hanno ottenuto un buon risultato in Nations League ma sono finite fuori dalle prime due posizioni nei gironi di qualificazione.
L’urna di Zurigo proporrà una tra:
- Svezia
- Irlanda del Nord
- Romania
- Macedonia del Nord (oggi sconfitta dal Galles)
Un ventaglio insidioso ma gestibile, soprattutto perché la semifinale sarà in casa.
Il vero pericolo è la finale: Polonia, Galles e Slovacchia tra le mine vaganti
Se l’Italia supererà la semifinale, il quadro si complicherà: la finale incrocia infatti le vincenti delle altre semifinali composte da fascia 2 e fascia 3.
Fascia 2 – Le più pericolose
- Polonia (la più temuta: talento, esperienza e Lewandowski)
- Galles
- Slovacchia
- Repubblica Ceca
Fascia 3 – Outsider in crescita
- Albania
- Kosovo
- Irlanda
- Bosnia-Erzegovina
Le semifinali saranno sulla carta abbordabili, ma la finale potrebbe opporre agli Azzurri rivali di livello ben superiore, con un equilibrio molto più sottile rispetto al 2022.
Cosa cambia davvero per l’Italia
- Danimarca evitata in semifinale → notizia molto positiva.
- Polonia potenziale avversaria in finale → il rischio più alto.
- Bosnia pericolosa outsider → soprattutto per struttura fisica e ritmo.
- Svezia o Macedonia del Nord possibili incubi storici → semifinale da non sottovalutare.
La vittoria della Scozia ha dunque un doppio effetto: ribalta le fasce e riapre scenari imprevedibili per il cammino dell’Italia. Gli Azzurri restano teste di serie, ma la strada verso il Mondiale sarà tutt’altro che semplice.

